La Serenata alla Città è un evento profondamente sentito dai nolani, poiché si propone di raccontare, attraverso le voci dei cantanti locali, le più belle melodie che hanno caratterizzato la Festa dei Gigli. È un omaggio alla città di Nola e ai suoi avi, che hanno contribuito a renderla famosa, in particolare i parolieri che, con la loro magia, hanno donato alla città melodie indimenticabili. Molti i musicisti che hanno partecipato nel corso degli anni, tra cui il compianto Tonino Giannino, maestro bruscianese, e grande personaggio storico della festa dei gigli, che conoscevano a memoria tutte le canzoni storiche dei Gigli. Numerosi anche i cantanti che si sono avvicendati nel tempo, come Raffaele Caccavale, Felice Parisi, Salvatore Minieri, Paolino Di Somma, Tino Simonetti, Rosario Caccavale, ed altri cantanti ed artisti locali.



Il corteo parte da Piazza Duomo per percorrere le vie storiche della città, dove, tra aneddoti, brindisi e dolcini, si cantano le canzoni dei Gigli e si ricordano le storie legate alla festa. Ogni anno viene distribuita una maglia il cui ricavato è destinato alla beneficenza. Il gruppo di partecipanti è cresciuto negli anni, proprio come desiderava il compianto Carmine Parisi, ideatore della Serenata. Ogni angolo di Nola è un luogo dove si celebra la bellezza della festa e si rende omaggio a San Paolino. Dopo aver sfilato per la città, il corteo termina a via Conte Orsini, con l’augurio di rivedersi l’anno successivo.

L’idea della “Serenata alla Città” nacque nel 2011 da Carmine Parisi. Un po’ stanco di come si svolgeva la festa, Carmine, insieme a un gruppo di amici, improvvisò un corteo che il venerdì prima della ballata dei gigli spogliati girava per la città, intonando vecchie canzoni della festa e coinvolgendo tutti gli amanti della canzone nolana. In questo fu affiancato dal genero, Filippo Ianniciello. Purtroppo, dopo appena tre edizioni, Carmine ci lasciò, nel 2015. A solo un mese dalla sua scomparsa, decisi che la Serenata non poteva e non doveva morire, coinvolgendo un po’ tutti, le diedi un ben definito sfondo sociale, destinando ogni anno i proventi, della vendita delle magliette, in beneficenza a diverse associazioni, così la Serenata ha continuato a vivere, coinvolgendo tantissimi amici nel corso degli anni. Qualche anno fa, ho ritenuto importante che la Serenata entrasse a pieno titolo nella festa, stabilendo il lunedì come suo giorno fisso, quasi fosse un benvenuto, un’introduzione all’evento stesso.
Feliciano Natalizio