‘A Lvraiola, una donna nella storia dei gigli di Casavatore

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Il nome di una donna, nella storia dei gigli di Casavatore, stiamo parlando di Antonietta Marotta, meglio conosciuta come ‘A Lvraiola, lavoratrice nei campi da sempre volle realizzare un inedito progetto, mai visto prima, soprattutto per il fatto che sia stata una donna, cosa rara, e di fatti unica per la terra casavatorese.


Un progetto in onore degli oltre 50 anni di mestiere che lei spolgeva nei campi, e così, che nel 1989, nasce il rivestimento raffigurante un enorme spiga, in ogni piccolo suo particolare, curato nei minimi dettagli e realizzato maniacalmente dalla bottega nolana dei Vecchione, che si resero anch’essi protagonisti di questo storico evento.


L’impresa e sogno di Antonietta non si fermó di certo quì, perché oltre il progetto del giglio si adoperó nel dirigere l’intera festa, in modo più che unico, ma come riporta un articolo di giornale del 1994, scritto dal giornaliata Angelo Crocelle, non c’era da meravogliarsi, dato la personalità della Lvraiola, non a caso, è presente tra i personaggi storici di Casavatore nel famoso libro l’Albero Magico, scritto da Benito Saviano.

Da quel momento, in suo onore, più volte è stato realizzato il giglio, con il comitato Memorial ‘A Lvraiola, e così in via Luisa San Felice negli anni cé stato un susseguirsi di varie paranze, dalla barrese dei “Susamiello” alla bruscianese de “I Falchi” di Nicola Vallefuoco, alla Crispanese dei “Giovani di Crispano” ma anche la casavatorese Nuova Gioventù, che sarà anche la prossima paranza impegnata nel trasporto dell’ obelisco, previsto per la festa che verrà, aspettando, ovviamente, che ritorni tutto alla normalità.

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