Brusciano 1975, “dduje gigli e miezzo”

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Come ben conosciuta da tutti i giglianti, la festa dei gigli di Brusciano, non ha mai avuto un numero prestabilito di gigli,ma oscilla tra i 5/6 e anche 7 (si ricorda l’anno 2004 quando ci furono per la prima volta la bellezza di 8 gigli).

Ma andando a ritroso,si ricorda il famoso “centenario della festa” (1875-1975), dove ci furono per la prima volta solo 2 gigli.

I gigli presenti erano il comitato Giglio dei Lavoratori di Stefano De Falco detto “o pustin” con la paranza Gladiatori di Nicola Vallefuoco,e il comitato Ortolano di Fiore d’Amato detto “ciurillo” con la paranza del ricordato “Micciariello”.

Il motivo dell’assenza dei restanti gigli è da raccontarsi al precedente anno (nel 1974 ci furono 5 gigli,oltre a quelli citati del 1975 c’era il comitato Giglio della Croce,Il comitato Sant’Antonio e il comitato Giglio dei Giovanotti),che per una lite scoppiata a causa di questioni di “passaggio”,ci fu la mancata partecipazione della festa da parte del comitato Giglio dei Giovanotti in segno di protesta,insieme agli altri due comitati (Croce-San’Antonio) per questioni “economiche”.

Nonostante la mancata partecipazione di molti gigli,quella festa viene ricordata come una delle più belle mai realizzate,in quanto portarono moltissime novità.
Ci fu da li la famosa “rivalità a suon di spettacolo” tra i due comitati presenti,e per la prima volta si videro i famosi concertini infra-settimanali davanti ai gigli (il comitato Giglio dei Lavoratori chiamò il grande artista Nino Rossi,che inscenò “il silenzio” con la sua tromba incantando un intera città,mentre il comitato Ortolano chiamò il grande cantante napoletano Nino Taranto).
Un’altra novità che si aggiunse in quella festa,fu la presenza di un “mini giglio” di 18 metri tra i due gigli partecipanti realizzato del giovane caporale “Luigi e Catiello”,infatti questa festa viene denominata come la festa dei “2 gigli e mezzo”.

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