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Fondazione festa dei gigli nel caos: si dimette il presidente Avv Lorenzo Vecchione

Arrivano come un fulmine a ciel sereno, a pochi giorni dalla cerimonia religiosa dello scambio delle bandiere tra i vecchi ed i nuovi maestri di festa dell’anno 2020, le dimissioni quale presidente della Fondazione festa dei gigli di Nola dell’avvocato Lorenzo Vecchione. Resta così monco, in presenza dei soli rappresentanti della curia vescovile, il direttivo della Fondazione il quale aveva già perso due membri del cda la settimana scorsa,ossia, i consiglieri Orlando Santaniello ed Antonio Santella che avevano rassegnato le proprie dimissioni. Gli eventi legati alla complicata vicenda dell’assegnazione del giglio del calzolaio 2020, le fideiussioni non ancora versate dalla maggior parte dei maestri di festa della kermesse 2020 presso gli istituti bancari ed altri problemi legati alla sfortunata gestione della festa dei gigli dello scorso Giugno, hanno  inciso sulla volontà del presidente Vecchione  di rassegnare le dimissioni come  capo della fondazione. 

Risale solo a ieri sera il procedimento di apertura delle due buste contenenti le domande  per  l‘assegnazione del giglio del Calzolaio 2020,attività resasi necessaria, in seguito alla revoca del giglio alla maestra di festa Stefanina Caccavale poiché sprovvista di firmatario e ,quindi, secondo  il direttivo della Fondazione non idonea a svolgere i festeggiamenti della suddetta corporazione; un evento che ha suscitato scalpore e che sembrerebbe ancora essere oggetto di dispute legali che avranno, a quanto pare, un lungo strascico . Le dimissioni dell ‘avvocato Vecchione hanno altresì causato delle serie perplessità sulle successive decisioni da intraprendere in futuro sulla gestione della kermesse in onore di San Paolino. Molti cittadini si stanno domandando chi sarà preposto a firmare il decreto di assegnazione del giglio del Calzolaio ai nuovi maestri di festa ,ovvero, al comitato Uniti e mai divisi e  come si evolverà la questione delle fideiussioni . Resta ancora da chiarire in che modo il sindaco Minieri provvederà a colmare le gravi mancanze lasciate nel direttivo della Fondazione e a chi affiderà la gestione della stessa. Attendiamo con ansia una svolta circa la contricata vicenda.

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